I CD-ROM E LE MODALITA’ DI REGISTRAZIONE

Nel 1994 Sony e Philips definirono, all’interno del Yellow Book, lo standard per i CD-ROM. Vennero definiti, oltre a quello utilizzato per la memorizzazione di CD-AUDIO, due nuovi tipi di settori: i settori in modalità 1 per la memorizzazione di dati e i settori in modalità 2 per memorizzare audio compresso, video e dati grafici.

In entrambe le modalità alcuni byte, all’inizio del settore, vengono utilizzati per consentire un indirizzamento più preciso. I primi 12 byte vengono utilizzati per le operazioni di sincronizzazione delle informazioni e, insieme alla lunghezza del settore, vengono utilizzati come identificatore dello stesso. Seguono quattro byte che costituiscono l’header: i primi tre servono per l’indirizzamento, il quarto specifica la modalità (tipo 1 o tipo 2)

In modalità 1 i settori contengono 2048 byte utente. Ogni settore può essere diviso in blocchi logici (da 512, 1024 o 2048 byte). Ovviamente la dimensione di un blocco logico non può superare quella del settore. In un settore possono quindi esserci 1, 2 o 4 blocchi logici. I settori sono la più piccola parte indirizzabile per cui per poter leggere un blocco logico è necessario leggere l’intero settore. L’indirizzo specificato nell’header indica i minuti, i secondi e le informazioni aggiuntive per l’identificazione degli eventuali blocchi logici. Il primo settore fisico accessibile corrisponde alla posizione 00:02:00 in quanto i primi due secondi del CD non possono essere indirizzati dall’utente.

Nella modalità 1, oltre alla correzione degli errori CIRC, utilizzata nei CD-AUDIO, è stato introdotto un nuovo codice di correzione: il Layered EDC/ECC. Esso occupa 4 byte per il rilevamento dell’errore e 276 byte per la sua correzione. Fra questi sono presenti 8 byte che non vengono utilizzati (vengono riciclati negli altri formati CD).

Nella modalità 2 non sono presenti i codici aggiuntivi per il rilevamento e la correzione degli errori per cui sono disponibili per la memorizzazione di dati utente 2336 byte. A causa della diversa quantità di informazione memorizzabile nei due tipi di settore, anche se essi hanno la stessa dimensione, hanno un data-rate diverso (1.22 Mbit/sec per la modalità 1 e 1.4 Mbit/sec per la modalità 2). La modalità 2 può essere letta in un normale CD-ROM per mezzo di un driver aggiuntivo. Viene utilizzata, principalmente, nei CD-ROM/XA e nei CD-I.

Tracce e sessioni

Un compact disc viene suddiviso in una o più tracce. Nei CD-AUDIO ogni brano corrisponde ad una traccia distinta separata dalla precedente da alcuni secondi di silenzio. I CD-ROM, in genere, sono costituiti da una sola traccia contenente dati. Su un VIDEO-CD, ogni traccia contiene un diverso filmato in formato MPEG.

Ogni volta che si esegue una registrazione su un CD si crea una nuova sessione che può contenere, a seconda del formato del CD, audio, video, dati o una loro combinazione. Ogni sessione può contenere una o più tracce.

Ogni sessione inizia con un blocco di LEAD-IN e termina con un blocco di LEAD-OUT. Affinché sia possibile memorizzare sessioni multiple su un CD, è necessario che ogni sessione sia memorizzata in formato multisessione. I CD-AUDIO non possono contenere sessioni multiple.

Track-at-once e Disc-at-once

Iniziamo con il dire che la modalità di registrazione Track-at-once è supportata da tutti i masterizzatori mentre la modalità Disc-at-once è possibile solo sui modelli più completi.

La scelta di registrare una traccia per volta o un disco per volta è rilevante solo per i CD-AUDIO. Nella modalita track-at-once la registrazione viene interrotta al termine di ogni traccia. Questo, se consente una maggior flessibilità in fase di registrazione, introduce alcuni secondi di silenzio (in genere 2) fra una traccia e l’altra. Alcuni masterizzatori, in abbinamento con il software che gestisce la registrazione consentono di annullare la durata della pausa. Con la registrazione traccia per traccia è possibile udire un leggero crepitio durante le pause fra le tracce.

Con la scrittura disk-at-once l’intero disco viene scritto in un colpo solo. In tal modo si evita di introdurre il crepitio fra le tracce ed è possibile stabilire la lunghezza della pausa fra le stesse. Il problema è che non tutti i masterizzatori sono in grado di registrare con questa modalità. E’ considerato il metodo “professionale” di masterizzazione dei CD.


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